La questione a Destra

“Ogni osservazione richiede la giusta distanza. Spaziale, temporale e spirituale”: parole di Junger che risalgono attuali.
Prendete un angolo di Storia, giratelo, capovolgetelo e nulla sarà più come prima.
Differenti punti di vista danno differenti orizzonti ma più dell’orizzonte conta la posizione da cui si guarda: si scelga un punto, lo si scelga bene, dove si riceva bastante luce per dominare il tempo e lo spazio. L’orizzonte per quanto vasto è sempre, all’estremo, un punto infinitesimale e preciso. È però necessario sapere cosa quel punto deve contenere. Il momento dell’esperienza deve guidare ma è la volontà, se sa ciò che vuole, a indirizzare.
Non ci si comporta come studenti al primo anno né come quelli all’ultimo anno sventolando i libri in aria come se ci si fosse impadroniti della Storia.
Con quale idea, con quale forza oggi è possibile parlare di Destra se non si sa neppure un corso d’acqua da dove viene e dove va. Il corso d’acqua è la Storia. Ci si prepari allora ad un’escursione, fatta con dovizia di osservazioni e particolari affinché nulla sfugga al senso della questione.
La questione a Destra è politica o sociale? è presente o futura? sta al di qua o al di là di cosa?
Le domande più inquietanti le fanno i grandi spiriti, acque mosse, onde che cambiano inaspettatamente ogni aspetto sonnecchiante della vita. Il mondo si solleva. L’occhio della Storia si apre ad osservare e coglie il felice cambiamento mentre tutto intorno il nulla evapora.
Io vi dico che è preferibile metter mano coraggiosamente sul fil di ferro che sembra circondarci dopo tanto tempo e ricavare un nuovo passaggio piuttosto che seguire i sentieri già mangiati dalla coalizione di pecore.
Bisogna essere volitivi ma bisogna volere nel modo giusto. L’asse della terra è immaginario eppure attorno ad esso ruota tutta la vita.  Così la Storia, anch’essa ha il suo asse ideale.
Ma ci vuole intelligenza incandescente per fondere così bene le cose della vita e della Storia. 

(pubblicato su www.atuttadestra.net)